Questo esame serve per isolare le larve dei principali nematodi (conosciuti, comunemente come vermi “tondi”) cardiopolmonari del cane e del gatto eventualmente presenti nei campioni fecali: esempi tipici sono Angiostrongylus vasorum nel cane e Aelurostrongylus abstrusus nel gatto.
Angiostrongylus vasorum è un parassita diffuso in tutta Italia ed il cane si infesta, per lo più, ingerendo gasteropodi terrestri (chiocciole o lumache). Le larve di primo stadio raggiungono alveoli e bronchi, perforano (reazione infiammatoria granulomatosa) i capillari polmonari, risalgono l’albero bronchiale, migrano in trachea per essere poi deglutite ed eliminate in maniera intermittente con le feci. Le deiezioni infette vengono poi assunte dai gasteropodi ed il ciclo ricomincia.
È una patologia emergente, così come Aelurostrongylus abstrusus, non solo in Italia ma anche in gran parte dell’Europa.
I sintomi, tendenzialmente aspecifici (al pari di Leishmania infantum, è conosciuta come la “grande imitatrice”), possono perdurare nel tempo ed avere una progressione lenta (malattia cronica), oppure un’evoluzione rapida (patologia a decorso acuto) o addirittura, nel 36% dei casi, un andamento subclinico (detto di affezione che non dà luogo allo sviluppo di segni clinici) per mesi o anni.